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Prevedere il futuro indagando il passato. L’uso di modelli computazionali nelle decisioni cautelari

Abstract

Lo scritto propone una riflessione che prende le mosse dalla funzione tradizionalmente assegnata alle misure cautelari, di prevenzione di specifici rischi endoprocedimentali. Se, infatti, la libertà dell’accusato è la regola, prima dell’accertamento definitivo della sua colpevolezza, la custodia cautelare – come strumento estremo di limitazione della libertà personale – non può che essere l’assoluta eccezione, in costante tensione con la presunzione di innocenza. Pertanto, il difficile bilanciamento tra contrapposti interessi – presunzione di innocenza e svolgimento del processo – sfocia, a tutte le latitudini, nella necessità di fornire ampia e convincente motivazione alle decisioni cautelari. Quali gli strumenti per raggiungere tale obiettivo? Il lavoro pone in relazione la tradizionale soluzione delle presunzioni legali (di pericolosità) e i più recenti strumenti di risk assessment digitale per la valutazione del rischio di recidivanza e comportamento violento, in un parallelo che mette in relazione l’ordinamento italiano e quello statunitense.

Key words
custodia cautelare; presunzione di innocenza; previsione; comportamento; presunzioni legali; risk assessment

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