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Letteratura e televisione: la traduzione intersemiotica di Anarchici Grazie a Dio di Zélia Gattai

Literatura e Televisão: a traducão intersemiótica de Anarquistas, Graças a Deus, de Zélia Gattai

ABSTRACT

L’articolo propone uno studio sui concetti di tempo e narrazione, e successivamente sul dialogo tra letteratura e televisione, ovvero tra discorso narrativo e discorso televisivo, in un processo di traduzione intersemiotica. Oggetto di analisi è l’opera autobiografica “Anarchici Grazie a Dio” che Zélia Gattai, memorialista brasiliana di origini italiane, figlia e nipote di emigranti italiani, moglie del famoso scrittore Jorge Amado, pubblica in Brasile nel 1979. Opera di successo, verrà riproposta alla TV Globo nel 1984 come miniserie con lo stesso titolo del libro. Per il presente studio si considerano i tre livelli dell'operazione mimetica dell'azione proposti da Paul Ricoeur, sintetizzati nei tempi di prefigurazione, configurazione e rifigurazione. Da lì partiremo per fare alcune considerazioni sull'autobiografia come configurazione, come finzione e immaginazione: è l’orizzonte immaginifico di cui parla Vicent Crapanzano. Di seguito, partendo dai concetti di Jakobson, viene analizzata la riconfigurazione dell'opera letteraria nella Televisione brasiliana, prendendo in considerazione anche la rappresentazione degli immigrati italiani.

PAROLE CHIAVE:
autobiografia; Zélia Gattai; immigrazione italiana; teledrammaturgia brasiliana; traduzione Intersemiotica.

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