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Abdelmalek Sayad: dalla doppia assenza alla presentificazione come condizione storica delle migrazioni

Abdelmalek Sayad: from the double absence to presentification as historical condition of migration

Abstract (it)

Facendo dialogare Sayad con altrɜ autorɜ, quest’articolo propone il concetto di presentificazione intendendolo come un uso politico del tempo da parte degli Stati-nazione, funzionale all’assoggettamento delle persone. Le politiche confinarie europee, infatti, pongono le soggettività migranti in regimi di incertezza legale e precarietà temporale, utilizzando il tempo come un’arma per astrarle dalla Storia, collocandole in un presente reiterato. La presentificazione produce assenza dal campo storico, mentre le persone tentano di farsi presenza.

Questa condizione viene infatti sfidata dalle soggettività migranti, che provano a riappropriarsi del proprio tempo, attivando processi di soggettivazione, emergenti dalle pieghe dei regimi di assoggettamento. Il “provvisorio che dura” produce qualcosa laddove si fa presenza attraverso forme di attivazione politica che interrompono la ricorsività prodotta dai regimi di frontiera. Questo articolo muove quindi dalla dialettica tra campi di forza all’interno dei quali si gioca la partita del soggetto: da una parte, presentificazione e individuazione, dall’altra soggettivazione e storicizzazione.

Parole-chiave:
Abdelmalek Sayad; confini temporali; presentificazione

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