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Trans/Form/Ação, Volume: 37, Número: spe, Publicado: 2014
  • Palavra do Editor Editorial

    Cecon, Kleber
  • STORIOGRAFIA CROCIANA E STORIA DELLE IDEE: L'ADAMO ED EVA DI ANTONELLO GERBI Articles

    Rambaldi, Enrico Isacco

    Resumo em Italiano:

    Antonello Gerbi (1904-1976), storico della filosofia e del pensiero politico, fu molto vicino a Benedetto Croce ed ebbe rapporti con Arthur Lovejoy. Impostato secondo il modello storiografico crociano, il suo libro Il peccato di Adamo ed Eva espone la storia delle concezioni del Peccato originale come peccato carnale dal II al XIX secolo. Per la vastità delle fonti prese in esame (filosofi, teologi, poeti, artisti ...) e per il rigore col quale unifica la ricerca attorno al tema centrale della carnalità della Caduta, il libro presenta interessanti affinità con la storia delle idee e testimonia della versatilità del metodo storiografico di Croce, aperto a integrarsi con quello di Lovejoy.

    Resumo em Inglês:

    Antonello Gerbi (1904-1976), historian of philosophy and political thought, was very close to Benedetto Croce and in contact with Arthur Lovejoy. Following the historiographical method adopted by Croce, his book Il peccato di Adamo ed Eva [The Sin of Adam and Eve] relates the history of the conception of Original Sin as carnal sin from the II to the XIX centuries. Due to the very wide range of sources examined (philosophers, theologians, poets, artists, etc.) and the thoroughness with which he unifies his research around the central theme of the carnal nature of the Fall, the work has interesting affinities with the history of ideas and bears witness to the versatility of Croce's historiographical method, amenable to being integrated with that of Lovejoy.
  • PARALOGISMI E ANTINOMIE. RIFLESSIONI KANTIANE SUI CONCETTI DI SEELE E ICH DENKE Articles

    Poggi, Davide

    Resumo em Italiano:

    Il presente studio intende esaminare la presenza, nella sezione della Dialektik dedicata alla questione della Seele e ai paralogismi psicologici, di un approccio "antinomico" per ciò che concerne, in particolar modo, la questione della semplicità dell'anima. Nell'esame della tesi di Mendelssohn in merito all'incorruttibilità dell'anima, Kant mostra infatti come sia possibile assumere, accanto al criterio "estensivo", un criterio "intensivo" che porta all'affermazione della tesi della "scomponibilità" dell'anima e di una sua possibile annihilatio per remissionem. Come accade nelle antinomie, ci si trova in questo modo di fronte a due tesi in merito alla "semplicità" dell'anima in sé non-contraddittorie, ma in reciproca contrapposizione. Tali riflessioni compiute nell'edizione del 1787 (riflessioni che sembrano riprendere da vicino e perfezionare le considerazioni comparse nella Kritik del 1781 circa la semplicità del "soggetto pensante" e dell'Ich denke) trovano, a mio avviso, un'interessante "proposta di soluzione" all'interno della seconda antinomia matematica.

    Resumo em Inglês:

    This essay focuses on the presence, in the section of the Dialektikdedicated to the issue of the Seele and the psychological paralogisms, of an "antinomic" approach regarding, in particular, the debate on the simplicity of the soul. In the examination of Mendelssohn's thesis concerning the soul's incorruptibility, Kant shows that it is possible to assume, together with the "extensive" criterion, an "intensive" criterion which leads to admitting the "decomposability" of the soul and the possibility of its annihilatio per remissionem. Thus, as happens in the antinomies, we are faced with two theses on the "simplicity" of the soul which are both non-contradictory, but, at the same time, opposed to each other. These reflections, proposed in the 1787 edition of the Kritik (and which seem to refer back to and refine the considerations in the 1781 edition on the simplicity of the "thinking subject" and Ich denke), play an important role and show their full value in the context of the second mathematical antinomy.
  • «AUT PYTHAGORAS HERMETISET, AUT HERMES PYTHAGORISET»: NOTA SULLA Articles

    Peruzzi, Enrico

    Resumo em Italiano:

    Viene esaminato un luogo testuale della Harmonice mundi (III i) in cui Keplero espone la dottrina di contenuto teologico e astrologico del tredicesimo dialogo del Corpus Hermeticum collegandola alla dottrina pitagorica della Tetrade, evidenziandone le affinità convergenti in una concezione della numerologia che risulta essere per Keplero lo strumento più idoneo per la speculazione teologica; a conferma di questo, viene proposta la dottrina procliana degli enti matematici presenti nella mente divina e nella costituzione del cosmo come struttura latente dell'intera realtà, manifestando la concezione di una teologia matematica concepita come strumento conoscitivo che funge da tramite fra l'armonia cosmica e la stessa natura divina attraverso gli archetipi matematici conoscibili e utilizzabili dalla mente umana.

    Resumo em Inglês:

    In Harmonices Mundi III,1 Kepler points out an affinity between the Corpus Hermeticum XIII (The secret sermon on the mountain concerning rebirth and the promise of silence) and the Pythagorean doctrine of the Tetractys. Kepler's aim is to demonstrate that mathematics, particularly in its numerological realm, is the true way to gain knowledge of God and of the presence of His action in the world, as confirmed by the harmonious and mathematical structure of the universe.
  • L’ARTIGIANO, LO STORICO E L’INTERPRETE TRA STORIOGRAFIA FILOSOFICA E APPROCCIO SPECULATIVO Articles

    Grigenti, Fabio

    Resumo em Italiano:

    Il tema centrale del saggio è la questione del rapporto tra storiografia filosofica e approccio speculativo. Il testo di riferimento è il volume di Gregorio Piaia, Il lavoro storico filosofico, Questioni di metodo ed esiti didattici (Padova: Cleup, 2001). Nello svolgimento si analizzano le caratteristiche dei differenti tipi di ricostruzione del passato della filosofia, dando particolare importanza ai concetti di “metodo” e di “interpretazione”. Nelle conclusioni si sostiene che storiografia filosofica e approccio speculativo esprimono tendenze contrarie entro delle possibilità comprese tra limiti estremi.

    Resumo em Inglês:

    This article focuses on the question of the relationship between historiography and the speculative philosophical approach. The text examined is Gregorio Piaia’s Il lavoro storico-filosofico. Questioni di metodo ed esiti didattici. We analyze the characteristics of different types of reconstruction of philosophy’s past, giving special importance to the concepts of “method” and “interpretezione.” In conclusion, it is argued that philosophical historiography and the speculative approach express opposing tendencies within the limits of the possibilities between extremes.
  • AUTOBIOGRAFISMO E DIALOGO FILOSOFICO: IL CASO STORIOGRAFICO DE LA FESTA DI NATALE DI FRIEDRICH SCHLEIERMACHER Articles

    D'Alberto, Francesca

    Resumo em Italiano:

    Die Weihnachtsfeier. Ein Gespräch di Friedrich Schleiermacher è uno degli esempi più interessanti di come, nel romanticismo, forma letteraria, contesto vitale e autobiografico, tesi filosofiche costituissero un complesso unitario e spesso di difficile interpretazione. Nel caso del dialogo schleiermacheriano sul Natale è possibile distinguere due livelli di lettura storiografica: uno, rivolto soprattutto al contesto, consente di identificare i riferimenti biografici e l'ambiente reale a cui allude l'autore; un secondo, strettamente legato al primo, ma non necessariamente riducibile ad esso, ha invece un valore, per così dire, "autointerpretativo". Alla luce di questo secondo livello di lettura, questa breve opera di Schleiermacher mostra di essere ben più di uno scritto occasionale per il Natale del 1806. Esso nasconde e rivela al contempo, nelle trame di un gioco di rimandi e allusioni biografiche, la volontà di rottura con il circolo romantico, a cui pure il dialogo è dedicato, e segna l'inizio per l'autore di una riflessione nuova e autonoma.

    Resumo em Inglês:

    Schleiermacher's Die Weihnachtsfeier. Ein Gespräch is one of the most interesting examples from the Romantic period of how literary form, vital and autobiographical context, and philosophical theses, constitute a unitary complex which is often difficult to interpret. In the Schleiermacherian dialogue on Christmas Eve, two levels of historiographical reading can be distinguished: a first level deals mainly with the context, and enables the identification of biographical references and the actual environment alluded to by the author; a second level, closely related to the first but not necessarily reducible to it, has a "self-interpretative" value. On this second level of reading, Schleiermacher's short work proves to be more than just a casual text for Christmas 1806. It simultaneously hides and reveals a willingness to break with the Romantic circle to whom the dialogue is dedicated, and marks the beginning of a new and autonomous kind of reflection for the author.
  • "USO POLÉMICO DA RAZÃO", OU "PAZ PERPÉTUA EM FILOSOFIA"? SOBRE O PENSAMENTO ANTINÓMICO E O PRINCÍPIO DE ANTAGONISMO EM KANT Artigos

    Santos, Leonel Ribeiro dos

    Resumo em Português:

    Fazendo a leitura cruzada de um tardio ensaio de Kant – Anúncio da próxima assinatura de um tratado para a paz perpétua em filosofia (1796) – e da segunda secção do primeiro capítulo da Teoria Transcendental do Método da Crítica da Razão Pura, que leva o título "Disciplina da razão pura em relação ao seu uso polémico", tenta-se identificar e compreender a aparente contradição do programa da crítica kantiana da razão, o qual, se, por um lado, se anuncia com a intenção de resolver os intermináveis conflitos que têm lugar na arena da razão pura, superando o escândalo das aparentes contradições da razão consigo mesma e estabelecendo, enfim, a "paz perpétua em filosofia", por outro, conduz-se mediante um procedimento dialéctico inspirado na retórica judicial, fazendo apelo a um "uso polémico da razão pura", como sendo a forma mais adequada e, na verdade, segundo o filósofo crítico, a única disponível, para neutralizar, seja as pretensões do dogmatismo, seja as do cepticismo a propósito das questões metafísicas. Ao mesmo tempo que a nossa reflexão nos leva a caracterizar a pax philosophica kantiana e as pressupostas homologias entre a solução dos conflitos políticos e a dos conflitos especulativos, chega-se por ela também a reconhecer que toda a filosofia kantiana está originariamente determinada por uma concepção agónica da vida, da sociedade humana, do cosmos, da própria razão.

    Resumo em Inglês:

    We compare Kant's essay Announcement of the forthcoming signing of a treaty for perpetual peace in philosophy with the second section in chapter one of the Transcendental Theory of Method of the Critique of Pure Reason ("Discipline of pure reason in respect of its polemical use"), and try to identify and understand the seeming contradiction of Kant's program. On the one hand Kant intends to solve the unending conflicts in the arena of pure reason by overcoming the apparent contradictions of reason with itself, and thus at last establishing "perpetual peace in philosophy". On the other hand he follows a dialectical procedure inspired by judicial rhetoric, appealing to a "polemical use of pure reason" as the most adequate and indeed the only way possible of neutralizing the pretensions of both dogmatism and scepticism. Our reflection leads us to characterize Kant's pax philosophica and the pressuposed homologies between the solution of political and speculative conflicts. We also recognize that Kantian philosophy is originally determined by an agonic conception of life, human society, the cosmos, and reason itself.
  • UN CONFRONTO RICORRENTE NELLA CULTURA CATTOLICA: IL CASO GALILEI ED IL CASO ROSMINI Articles

    Malusa, Luciano

    Resumo em Italiano:

    Le espressioni "caso Galilei" e "questione galileiana" inducono gli studiosi a riflettere su un'analoga condanna, emessa dagli organismi repressivi della Chiesa cattolica, circa duecentocinquant'anni dopo la condanna di Galilei, contro un sacerdote il quale aveva cercato una conciliazione tra l'avanzamento nella riflessione filosofico-scientifica e la via della tradizione. Antonio Rosmini-Serbati fu condannato nel 1887 con il Decreto Post obitum del Santo Uffizio. A tale sentenza egli non poté sottomettersi come Galilei, in quanto era morto da ormai trentadue anni. Rosmini, prima della sua dipartita (1855), aveva avuto dalla Chiesa il dispiacere di una condanna all'Indice di due sue opere (1849); aveva tuttavia ricevuto l'assoluzione su tutta la linea circa la sua produzione filosofico-teologica (1854). Dopo la morte i suoi avversari impugnarono questa decisione ufficiale della Chiesa, riuscendo a farlo condannare. Anche per Rosmini gli storici parlano di "questione rosminiana", e di "caso Rosmini". Nel presente articolo si confrontano le dimensioni delle due "questioni", e si rileva che la "riabilitazione" di Rosmini è passata attraverso una Nota della Congregazione per la Dottrina della Fede (2001), mentre nessun pronunciamento ufficiale ha "riabilitato" Galilei, verso il quale la cultura cattolica è stata largamente favorevole.

    Resumo em Inglês:

    The expressions "the case of Galilei" and "the Galilean question" induce researchers to reflect on an analogous condemnation issued by the repressive bodies of the Catholic Church about two hundred and fifty years afterwards. This was the condemnation of a priest, Antonio Rosmini- Serbati, who had tried to reconcile tradition with advancement in philosophical-scientific reflection. Rosmini was condemned in 1887 by a Post obitum decree of the Holy Inquisition. He could not submit to that conviction as did Galilei, because by then he had been dead for thirty-two years. Before his death in 1855, Rosmini endured the disappointment of a condemnation in the Index of two of his works (1849), but later received absolution across the board for his philosophical and theological production (1854). After his death, his opponents contested this official decision and succeeded in having him convicted. Thus historians write about "Rosminian question", and "Rosmini case". In the present essay we compare the dimensions of the two "questions", and we note that the "rehabilitation" of Rosmini has gone through a Note of the Congregation for the Doctrine of the Faith in 2001, while no official pronouncement has "rehabilitated" Galilei.
  • O ESTATUTO JURÍDICO DAS PERSEGUIÇÕES DOS CRISTÃOS NO IMPÉRIO ROMANO Artigos

    Boni, Luis Alberto De

    Resumo em Português:

    As perseguições contra os cristãos constituem um dos acontecimentos mais estudados na História do Cristianismo e na História de Roma. A esse respeito, são inúmeros os documentos existentes desde o início do segundo século de nossa era, tanto da parte dos pagãos, como da parte dos cristãos. Tomando esses documentos por base, cabe a pergunta: qual foi o estatuto jurídico no qual se basearam as autoridades romanas para perseguir os cristãos? Procuro mostrar, neste texto, que de início eram aplicadas contra eles as leis criminais vigentes. Só mais tarde se tornou crime o fato de ser cristão. Mas leis persecutórias válidas em todo o império apenas surgiram a partir do ano 250, e foram abolidas em 313.

    Resumo em Inglês:

    The persecutions against Christians constitute one of the most studied events in the history of Christianity and in the history of Rome. From the beginning of the second century onwards, extant documents by pagans and Christians are numerous. Based on these documents, we may ask: what was the legal basis for the Roman authorities’ persecution of the Christians? I try to show in this paper that, initially, established criminal laws were applied. Only later did it become a crime to be a Christian. However, punitive laws valid in the whole Empire only emerged about the year 250, being abolished in 313.
  • IL PROBLEMA STORIOGRAFICO DELLA NOZIONE DI "FILOSOFIA SCOLASTICA" E LA GENESI DELLA NOZIONE DI "SECONDA SCOLASTICA" Articles

    Forlivesi, Marco

    Resumo em Italiano:

    Il saggio intende delucidare la genesi delle nozioni di "filosofia scolastica" e "seconda scolastica". Le ricerche svolte fino a oggi sulla storia della nozione di "scolastica" non sembrano aver preso in esame la questione della possibile diversità della storia della nozione di "filosofia scolastica" rispetto alla storia delle nozioni di "teologia scolastica" e di "scolastica" tout court. In questo studio viene proposta la tesi secondo la quale la storia della nozione di "filosofia scolastica", benché strettamente connessa con la storia della nozione di "teologia scolastica", non è identica a quest'ultima e vengono presentati elementi e indizi circa i tempi e i modi nei quali, tra prima modernità e inizio del XX secolo, l'aggettivo "scolastica" fu utilizzato per designare un tipo di filosofia che viene ritenuto essere altro dal genere di filosofia praticato dagli autori moderni. I risultati raggiunti forniscono la base per determinare le ragioni che portarono Carlo Giacon a formulare, negli anni '40 del XX secolo, la nozione di "seconda scolastica", della quale vengono individuate le originarie finalità e implicazioni teoretiche.

    Resumo em Inglês:

    The article aims to elucidate the genesis of the concepts of "scholastic philosophy" and "second scholasticism". Past researches on the history of the concept of "scholasticism" do not seem to have addressed the possible difference between the history of the concept of "scholastic philosophy" and the history of the concepts of "scholastic theology" and "scholasticism". In this study, the thesis is advanced that the history of the concept of "scholastic philosophy" is interrelated but not identical with the history of those two concepts, and clues are presented about the timing and manner in which, from early modern times to the beginning of the twentieth century, the adjective "scholasticus" was used to characterise a type of philosophy which is conceived to be at variance with that practiced by modern authors. The results of this inquiry provide the basis for determining the reasons that, in the 1940s, led Carlo Giacon to formulate the notion of "second scholasticism", a notion which displays Giacon's historiographical convictions and theoretical perspectives.
  • IL GIOVANE JANKÉLÉVITCH TRA SIMMEL E BERGSON Articles

    Ferrari, Massimo

    Resumo em Italiano:

    L'articolo ricostruisce l'interpretazione della filosofia della vita di Simmel che il giovane Jankélévitch propose in un articolo del 1925 apparso sulla Revue de Métaphysique et de Morale. Da queste pagine emerge non solo la profonda dimestichezza di Jankélévitch con Simmel, ma anche il tentativo compiuto da Jankélévitch per correggere l'elan vital di Bergson attraverso la concezione simmeliana della vita e della "tragedia della cultura".

    Resumo em Inglês:

    This paper aims at showing the interpretation of Simmel's philosophy of life that the young Jankélévitch proposed in a study published in 1925 in the Revue de Métaphysique et de Morale. This essay not only highlights Jankélévitch's deep acquaintance with Simmel, but also his attempt to correct Bergson's élan vital through Simmel's conception of both life and "tragedy of culture".
  • CRISI E RINASCITA DELL'EUROPA: ECHI DEL DIBATTITO FENOMENOLOGICO Articles

    Lenoci, Michele

    Resumo em Italiano:

    Il saggio, attraverso un'analisi delle riflessioni di Husserl e Scheler, si propone di esaminare la loro concezione sull'Europa e la tradizione culturale europea, mettendo in rilievo l'evoluzione e lo sviluppo delle loro posizioni avanti e dopo la prima Guerra mondiale.

    Resumo em Inglês:

    Through an analysis of works of Husserl and Scheler, this essay intends to examine their point of view regarding Europe and the European cultural tradition. It points out the evolution and development in their thought before and after the First World War.
  • IUS-LEX-CORPUS: CORPUS MYSTICUM Articles

    Pozzo, Riccardo

    Resumo em Italiano:

    Sfruttando gli ingenti materiali a disposizione degli studiosi dal 1964 negli archivi, nelle banche dati, nei dizionari e nei lessici d'autore dell'ILIESI-CNR, il contributo considera una serie di momenti nella storia del pensiero, dalla politeía antica al cosmopolitismo moderno, che mettono in risalto le implicazioni filosofiche presenti nella polisemia del trinomio lex-ius-corpus.

    Resumo em Inglês:

    On the basis of the archives, databases, dictionaries, and authorial lexica, which ILIESICNR has been offering to scholars since 1964, the paper considers a series of moments in the history of thought from ancient politeía to modern cosmopolitism. These moments point out the philosophical implications inherent in the polysemy of the trinomium ius-lex-corpus.
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